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Roberta Berno 

La mia fiaba preferita oggi, come al tempo dell’infanzia, è Cappuccetto Rosso. Perché il rosso è il mio colore. Perché amo indossare cappelli e cappucci anche se i miei folti ricci non sempre sono d’accordo. Perché Cappuccetto Rosso è bimba ribelle, ma talentuosa: è ricercatrice di novità, è curiosità fatta persona, è sfida alle norme limitanti, è ampliamento alla visione del mondo che la circonda, è apertura al diverso (il lupo) che la spinge verso occasioni inattese dell’esistenza, vigile con la mente e libera con il cuore. Cappuccetto Rosso è la fiaba della Vita.

Counselor, Cantastorie e Consulente HR per le organizzazioni. Docente della Scuola Italiana Cantastorie, responsabile settore Human Resources. Dopo più di vent’anni vissuti nel ruolo di HR Manager, oggi la mia missione è:
-fornire ad aziende, professionisti e singoli individui nuovi strumenti e chiavi di lettura per affrontare sia le sfide quotidiane sia quelle straordinarie e creare una rete di sane relazioni;
-accompagnare in un viaggio di trasformazione con gli strumenti dell’ascolto profondo e delle Fiabe della tradizione per attivare un processo di fioritura, tanto personale quanto collettiva.
La Meraviglia e la saggezza millenaria delle Fiabe sono i miei compagni di viaggio: bianchi sassolini, come quelli di Pollicino, ad indicare la via. A tratti, però, mi aiutano anche a perderla la via, come Capuccetto Rosso, perché la curiosità e la passione per la vita mi spingono a ricercare e far ricercare il nuovo.
Amo tutto ciò che è narrazione, perché raccontare, diffondere, condividere la nostra storia ci aiuta a definire e a rafforzare la nostra identità, a risvegliare la nostra consapevolezza, a vivere in costante metamorfosi, reinventandoci ogni giorno. 

MERAVIGLIA – In ascolto della Vita coltiviamo lo Stupore

Meraviglia, quel sentimento vivo e improvviso di ammirazione e sorpresa che proviamo nel vedere, scoprire, conoscere cose nuove, straordinarie, strane o comunque inaspettate.
Oggi, più che mai, è fondamentale rivendicare il nostro diritto alla Meraviglia: basta cambiare, anche di poco, la prospettiva con cui guardiamo alle vicende della vita, la nostra vita, per accorgerci di un panorama inconsueto.
Per provare Meraviglia abbiamo bisogno di imparare a trattare noi stessi come un giardino segreto, saperlo descrivere con parole magiche e dar forma a quello che siamo e desideriamo.
Come far crescere, quindi, persona e professionista con la magia delle parole nascoste? Counseling, Ascolto, Voce, Fiabe: accogliamo l’ispirazione e ricostruiamo con fiducia il nostro futuro!

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