Ricordo le febbri e le Fiabe, le ascoltavo in uno stato alterato di coscienza. Di quel librone rosso, enciclopedico, amavo Alì Babà e i quaranta ladroni perché mi faceva paura. Il buio della caverna, il tesoro, la formula magica, l’innocenza che vince su tutto. L’entusiasmo è la metafora della mia vita.
Piera Giacconi
Arte terapeuta e narrative coach certificata in medicina narrativa, ha sviluppato dal 2003 un metodo originale per accompagnare persone di ogni età, cultura e contesto organizzativo alla radice della propria vocazione e favorire il cambiamento. La forza del destino individuale quando è risvegliata e messa in moto, consente di superare opposizioni all’apparenza impossibili per creare alleanze mai viste prima. Come consulente e facilitatrice si occupa di innovazione, trasformazione, self leadership, conflict management sia in terapia sia in education. Docente in master universitari e di Alta Formazione, si dedica allo sviluppo dell’economia di cura promuovendo il riconoscimento della vocazione professionale. Docente ECM – Educazione Continua in Medicina dal 2009, è specializzata nel benessere del personale sanitario con una formazione che integra motivazione, competenze relazionali e di cura. Collabora con artisti diversi, anche all’interno del Partnership Studies Group dell’Università degli Studi di Udine. Visual writer, con la scrittura empatica accompagna le organizzazioni in progetti sull’integrazione delle differenze. Autrice di C’era una volta… un Cantastorie in azienda (FrancoAngeli, 2011), ha fondato la Scuola Italiana Cantastorie nel 2010. Ama le rose, la bici e la cucina.
Il Cantastorie, manager della felicità
Parla di felicità in azienda e incuriosisce, rianima e dona energia al personale, preoccupato da migrazioni improvvise e scenari imprevedibili. Frugare nell’infelicità è un’antipatica intrusione nel privato quando invece è la gioia a mancare, a causa dello stress post traumatico cronico che anestetizza ogni volontà. Quella gioia che nasce dalle conquiste fatte insieme ai colleghi, dalle vittorie individuali sui limiti caratteriali dell’ego, dal rispetto nel team declinato in ogni situazione professionale e personale. Di questo si occupa come Cantastorie: opera in équipe per il risveglio delle risorse innate, stimola stupore, senso di appartenenza, profonde riflessioni e gentilezza. Trasforma il terreno per nutrire concrete ed efficaci trasformazioni.